venerdì 11 febbraio 2011

Arnold nel quotidiano

Per la serie "James & Arnold", ecco un altro post ruspante per il vostro venerdì.
Abbiamo recuperato qualche risorsa dall'archivio e pagato due tre paparazzi.
Et voilà: un breve ma intenso spaccato della vita di Arnold, con qualche curiosità sulle sue abitudini e qualche scorcio sulla sua giornata tipo.
Oggi niente cinema. Oggi vediamo l'uomo, oltre l'attore.
Alla domanda "cosa fai per rilassarti?", Arnold sfoggia un sorrisetto enigmatico.
Mi risponde che gli piace lo sport, andare in moto e la buona cucina. Ma, vi dirò, ho come l'impressione che non mi abbia detto tutto...

Diablog:  "Gira voce che è un cuoco formidabile. E' vero?"

Arnold:  "Me la cavo... Ma mi piace molto di più andare a mangiare fuori. Cucina italiana, soprattutto.
La adoro. Anche se mi influenza molto la qualità del personale. Detesto le attese lunghe, è più forte di me."





Diablog:  "Quando accennava allo sport, si riferiva ai classici americani? Football, baseball ecc..."

Arnold:  "Assolutamente no! Non dimentichiamoci che il mio sangue è europeo! Vado pazzo per il Lancio Del Pino, uno sport molto popolare dalle mie parti. Comunque, in generale, prediligo le attività all'aria aperta."



        Arnold Schwarzenegger, ritrova la concentrazione prima di un lancio. 


Diablog:  "Sappiamo di questa nuova passione per i motori. Come è nato tutto?"

Arnold:  "Sul set di Terminator 2, senza alcun dubbio. Stavamo girando le scene in moto. Mi stavo divertendo così tanto che alla fine della ripresa non mi sono più fermato. Ho fatto un breve giro del quartiere, nulla di che. Adesso ci scherziamo su, ma ricordo che allora James si spaventò tanto da chiamare la polizia. Che sagoma, quel regista..."




Diablog:  "Abbiamo recuperato una sua domanda, mai inoltrata, alla facoltà di medicina e chirurgia di Los Angeles. Una passione nascosta?"

Arnold:  "Oh mio Dio. E' vero. Ammetto che mi passò per la testa anche l'idea di diventare dottore.
Forse mi piaceva l'immagine del medico risolutore, non so... Il chirurgo tutto d'un pezzo, ecco. Forse un po' ingenuamente, mi offrivo spesso per medicare i piccoli infortuni sul set, anche con un discreto successo, devo dire. Una volta un cameraman non riusciva a lavorare dal mal di denti, e io l'ho...
...rimesso a nuovo."





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