lunedì 28 febbraio 2011

I poteri paranormali delle donne

Provo una naturale attrazione per tutto ciò che viene definito “paranormale”, cioè ai limiti della realtà: infatti ho sempre creduto che la “normalità” sia solo una piccola parte e che ci sia tutto un mondo di figate che rimane dominio esclusivo di qualche mistico stregone, o comunque di qualche profondo conoscitore della realtà.
In ogni caso, il paranormale me lo sono sempre immaginato con gli effetti speciali, e quindi sedute spiritiche, voci dall'aldilà, oggetti che si muovono da soli e tutto questo genere di cose che quando sei ragazzino ti fanno sbavare peggio che un filmino a luci rosse. Per contro, quando cresci, sempre più rassegnato a un grigiore sensoriale e a un appiattimento generale della fantasia, pensi che in effetti credere a queste cose sia una bambinata. Poi magari sei tra quelli che si scarica gli X-Men o la Trilogia del Signore degli Anelli. Ma se da una parte l'esperienza sensoriale sembra dare ragione a questo appiattimento, non dovremmo rassegnarci a vedere la vita solo in toni di grigio, perché in effetti il paranormale esiste, anche se non si manifesta con gli effetti speciali. Anzi, di solito questi fenomeni accadono silenziosamente e nel quotidiano.

Sotto questo punto di vista, ho recentemente fatto una scoperta inquietante: che le donne possiedono facoltà paranormali e per loro non è nulla di straordinario, ma una semplice questione di convivenza. Se in voi c'è un po' di curiosità e di spirito galileiano potete eseguire un esperimento scientifico per dimostrare questa condizione naturale di paranormalità dell'universo femminile. Vi serve solo un po' di pazienza per poter mettere in atto il semplice test che sto andando a descrivervi.

Innanzitutto l'occorrente: avete bisogno di un amico fidato, poi la sua ragazza (con cui siate un po' in confidenza) e infine un' amica della fidanzata del vostro amico, che voi stessi dovete conoscere.

La preparazione dell'esperimento è abbastanza semplice, purché siate determinati: dovete desiderate di uscire con l'amica (che chiameremo fittiziamente “Samanthah, con la doppia acca”): non importa che lo desideriate davvero, l'importante è che lo sembri. Poi dovete chiedere al vostro amico alcune informazioni su Samanthah, le informazioni tipiche da marpioneggiamento ninja (se è fidanzata, se si sta già vedendo con qualcuno, se ascolta Elio ecc.) assicurandovi che non ne faccia parola con la sua ragazza. Dovrà essere un amico di cui vi fidate davvero.

Fatto questo, è il momento di entrare in azione. Alla prima notte di luna piena, dovete raggiungere il primo luogo isolato che trovate, possibilmente un prato o il limitare di un bosco. Cercate un posto per sedervi e con calma, nella tranquillità del silenzio, sussurrate sotto voce il nome dell'amica, pronunciandolo sedici volte normale, ventuno volte al contrario e diciassette volte con la pronuncia aramaica. Rimarrete abbastanza basiti quando vedrete comparirvi la fidanzata del vostro amico... ma non vi stupite troppo di come e quando sia arrivata li, e sopratutto non chiedetelo nemmeno a lei, perché certamente non sarà in grado di darvi spiegazioni. Sarà in un leggero stato di stordimento, e vorrà chiedervi solamente una cosa, e cioè se per caso vi siete “presi bene” per Samanthah. Ma difficilmente ve lo chiederà in maniera esplicita, anzi, vi farà delle domande molto vaghe e molto ambigue, domande come questa: ”Ma... come mai vuoi sapere di Samanthah?” Domande che tra uomini non hanno senso, sarebbe come chiedere a un democristiano “Ma perchè hai rubato negli anni 80?” Insomma, vi farà una domanda a cui certamente non saprete rispondere. Ma non importa. Lei ha già capito tutto, e adora mettervi in imbarazzo. Anche questa capacità molto zen delle donne di fare domande spiazzanti e interventi paradossali è un'altra caratteristica metafisica tantrica dell'universo femminile, ma richiederebbe un capitolo a parte, e inoltre illustri ricercatori hanno già disquisito a lungo sull'argomento.

Tornando a noi, sappiate che se cercate spiegazioni razionali, sia per l'apparizione improvvisa (devo ammetterlo, non si verifica proprio sempre...) sia per l' intuito della donzella, bene, sappiate che l'unica spiegazione possibile è nel paranormale. E io più o meno me lo immagino così: in qualche modo le donne, quando si parla di loro o di una loro amica, avvertono un piccolo tremolio. Una cosa da niente, impercettibile per un maschio. Paragonabile a una scorreggia. Ma per una donna con un po' di esperienza, quel sussurro è segnale che deve sintonizzarsi sull'Universo perché deve ricevere degli importanti updates. Quel sussurro è la sensazione di “Tutto” descritta, sotto nomi diversi, più o meno da tutte le tradizioni religiose: Nirvana, Illuminazione, Brahman, pensionamento anticipato. E' una delle vette spirituali più alte per la condizione umana, alla quale accedono mistici e poeti, ove è possibile entrare in comunione completa con L'Universo, porre qualsiasi domanda sulle grandi questioni dell'esistenza, e ricevere risposta.

Ma le donne non si pongono le grandi questioni dell'esistenza umana. Hanno già trasceso questo stato. In realtà, vogliono sapere solo una cosa, e cioè se ti sei preso bene per una loro amica, e sopratutto, quando e se uscirete insieme alla ragazza, vorranno conoscere tutti i particolari... pur sapendo che non potranno mai condividerli con voi, perché siete un maschio...

...Ma non importa, perché pregustano già il momento in cui li condivideranno tutti con l'amica.

Tutti.

E per voi sarà peggio di una rettoscopia.


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