giovedì 27 gennaio 2011

Soft driving, hard parking.

"E' bella!"

"Molto bella."

"Già..."

"E poi è silenziosa,  hai sentito?"

"No..."

"Eh, certo. E' silenziosa."



"Ah sì..."

"Quanto hai detto che ti è costata?"

"26000"

"Però..."

"Sì, ma li vale tutti, eh?"

"Beh, certo."

"Sì. E poi ti fa sentire pulito. In pace."

"Immagino."

"E' diventato un piacere andare in giro!"

"E' difficile guidarla?"

"Ma va'! Semmai il contrario!"

"Forse bisogna un po' abituarcisi, no?"

"E' un attimo, guarda. Ti dimentichi della frizione e vai."

"Cambio automatico?"

"Non c'è il cambio!"

"Addirittura?"

"Certo. E' superato."

"Ancora non se ne vedono molte in giro."

"Eh, no. Manca la sensibilità."

"E' una realtà di nicchia."

"Naturale. La gente non pensa a migliorarsi la vita."

"Già. Peccato."

"Già."

"Sono stato il primo, io, eh?"

"Eh, mi ricordo."

"Appena uscita dal concessionario, io tac, l'ho presa."

"Al volo, proprio."

"Eh, sì, eh? Bisogna guardare avanti. E poi mi ero rotto dei costi assurdi di prima."

"Intendi la benzina."

"Benzina, gasolio, gpl. Te li metto dentro tutti, guarda."

"Sì, sì..."

"Questa è completamente elettrica. Pulita, perfetta, zero stress. Un gioiello."

"Mmm."

"Senti ma se ci incamminassimo? Tanto non credo che passerà nessuno."

"Eh, ci stavo pensando anch'io..."

"Quanto al primo al primo autogrill?"

"Quindici chilometri."

"Massì, facciamo due passi."

"Senti ma la macchina elettrica? La lasci lì?"

"E' scarica, Giova! Chi cazzo me la porta via? Andiamo va'..."

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