Jeff Santini - #4 - Obitorio per due

Jeff arrivò in orario di chiusura.
Dovette pregare il piantone all'ingresso e usare il nome del New York Times per riuscire a passare.
Arrivò così tardi volontariamente, in modo da non incappare nell'autopsia in corso.
Non amava quello spettacolo. Non si era mai abituato, nonostante il suo mestiere.

"Dott. Locke? Si può?"
"Chi è? E' chiuso!"

Da dietro il vestibolo sbucò il dottore, visibilmente infastidito dalla visita inattesa.

"Mi scusi. Sono Santini del New York Times."
"Ah. Non sono stato avvisato."

Il dottore parve più sollevato da quella garanzia e tornò a spogliarsi dietro il separè.

"Lo so, dottore. E' una visita improvvisata."
"Beh... Poteva venire un po' prima. Io sto andando via."
"Le porterò via solo un paio di minuti. Non devo fare foto."
"Che cosa vuole?"
"Vorrei sapere qualcosa sull'autopsia di questo pomeriggio."
"Non mi dica che anche lei crede a quelle voci. Per oggi ho finito."
"Mi scusi. Quali voci?"
"Non è qui per il Lupo?"
"Prego?"
"Il Lupo. Credevo che la stampa ci andasse a nozze."
"Veramente non so di cosa stia parlando."
"Tanto meglio."

Jeff si fermò un secondo a pensare, con la testa inclinata da parte.

"Mi hanno l'indirizzo di questo studio legale. Dovrebbe essere arrivato il corpo di Philp Thompson."
"Certo che è arrivato. Non mi dica che le interessa il caso."
"Precisamente."
"Strano."
"Perché strano?"
"Così... Non è certo la primadonna tra tutti i casi che girano qui."
"Sarà... Ma è il mio."
"Naturale. Lo conosceva?"
"Sì. Era un'informatore."
"Non dovrebbe essere riservato?"
"Ora non credo abbia molta importanza."
"No, forse no."
"Com'è morto?"
"Colpo d'arma da fuoco. Calibro 45 long colt. Una cannonata."
"E' stata un'esecuzione?"
"Può essere. Un colpo molto preciso, anche se non vicinissimo alla vittima."
"Va bene. Quindi il signor Thompson non era immobilizzato."
"Assolutamente no."
"Capisco."
"E' morto sul colpo."
"Molto bene. E' possibile avere una copia del referto?"
"Dovrò preparargliela e adesso è un po' tardi."
"Posso passare a prenderla in seguito, oppure me la può spedire al Times."
"Venga lei. Così' se c'è dell'altro lo saprà subito."
"Grazie. E' molto gentile."
"Lavoro. Ora, però, se volete scusarmi..."

Il dottor. Locke recuperò il mazzo di chiavi dello studio e fece cenno a Jeff di uscire.

"Si è fatto molto tardi. Devo proprio andare."
"Certo."
"Passi domani sera, più o meno a quest'ora. Dovrei aver finito."
"La ringrazio."
"Sicuro di non sbagliare caso?"
"Direi proprio di sì. Vede non..."
"Come preferisce. Anche se mi lasci dire una cosa: il primo che acciuffa il macellaio che sta insozzando New York, si becca una promozione sicura, senza dubbio."

Jeff rimase interdetto.

"Il Lupo?"
"Il Lupo."
"Magari domani."
"Magari. Se non lo incastrano 'sta notte."
"Perché proprio 'sta notte?"
"Beh... Mi sembra appropriato. Ci sarà la luna piena."