domenica 20 febbraio 2011

Jeff Santini - #5 - Le tracce del Lupo

Non lo sapeva neppure lui come gli era venuto in mente.
Non era suo il caso del Lupo, aveva altro a cui pensare.

Quel tipo, il medico legale, lo aveva incuriosito con il suo fare ermetico. Quella storia dell'assassino violento in giro per la città chiamava inchiostro a gran voce, era evidente.

Ma Jeff sapeva anche di partire da zero. Ci saranno stati altri colleghi già ben indirizzati sulla pista giusta giusta, pensava Jeff, e col cavolo che avrebbero condiviso le informazioni. Per cosa, poi? Per qualche misera dritta sulle scaramucce dei Maranzano? Era inutile girarci intorno, gli avevano appioppato una bella schifezza di caso. Non interessava a nessuno e non c'era un vera indagine in corso.
L'ennesimo abuso di giornalista della sua testata.
Era inevitabile, dunque, che l'idea di unirsi alla caccia del Lupo lo attirasse parecchio. Nonostante il ritardo, Jeff poteva sfruttare i tempi morti della sua indagine ufficiale per dedicarsi alle sue ricerche personali.
Il suo capo non l'avrebbe presa per niente bene. Ci voleva discrezione.

Dopo la visita del medico legale, Jeff tornò a casa a riordinare le idee.



I suoi informatori erano morti o scomparsi dalla circolazione. Preoccupante.
Era tutta gente in qualche modo invischiata negli affari dei Masseria. Tutti pesci piccoli naturalmente, ma abbastanza inseriti da poter regalare soffiate interessanti. Molto probabilmente i Maranzano avevano innescato qualcosa. Era ancora ancora presto per dirlo, ma con tutta probabilità, si stavano preparando a uno scontro aperto.
E pensare che sono pagato per dichiarare il contrario, pensava Jeff.
Tutta quella storia sapeva di farsa. Una farsa comoda a qualche balena, sicuramente. Altro che pesce piccolo. Qualcuno aveva fatto pressioni sul Times perché non si diffondesse la sensazione di uno scontro in crescita tra le due famiglie mafiose. Forse per mantenere l'ordine naturale delle cose o, forse, per non allarmare troppo le istituzioni e poterle sfruttare al massimo. Tutte congetture, niente di più. E, per giunta, congetture inutili: Jeff sapeva che, in ogni caso, avrebbe dovuto partecipare alla bugia. Molto probabilmente non era il solo giornalista in quelle condizioni. Anche le altre testate dovevano aver ricevuto le stesse pressioni. In giro per New York, c'erano dunque un pugno di scribacchini impostori come lui, con l'incarico di rabbonire l'opinione pubblica in vista di una guerra di mafia.
Non se la immaginava certo così la sua professione, prima di iniziare.

Dopo cena, Jeff si mise a studiare i rapporti recenti degni di nota, gentilmente concessi dal Capitano Loyd. La sua intenzione era quella di individuare un possibile filo conduttore di tutta la vicenda.
Si immaginava le morti dei suoi informatori e degli uomini di Masseria come punti su una griglia e sperava di trovare quella linea di verità che li congiungesse tutti. Tuttavia, i rapporti non parlavano dei suoi informatori, si trattava di piccole denunce: racket, minacce e svariati furti. C'era ben poco da collegare, in realtà. Solo un fascicolo riuscì a tenerlo più sveglio del solito. Un caso di omicidio un po' particolare.
Nella zona dei dock è stato ritrovato il cadavere del Senna, un killer professionista al soldo di Masseria. Lo hanno trovato conciato davvero male, con il petto squarciato a metà. Gli avevano strappato via il cuore. A giudicare dalla scena del delitto, sembrava che il Senna si fosse appostato per un attentato. A fianco a lui c'era un binocolo e un fucile. Quando bastava per trarre le dovute conclusioni. Era evidente che il suo sicario volesse lanciare un messaggio. Che si trattasse di una nuova mossa dei Maranzano?
Alcune voci attribuivano anche quel delito al Lupo e Jeff volle convincersi che fosse proprio così, per sentirsi autorizzato a battere anche quella pista.
Chiuse il fascicolo e si versò un bicchiere di Brandy. Dalla finestra di casa sua si vedeva una luna splendida, piena e lucente, appena sopra i tetti.
Lo avrebbe cercato, pensò. Sapeva bene di non potersi più tirare indietro.

Se ti è piaciuto, non tenertelo per te ----> Condividilo

3 commenti:

Roby ha detto...

Complimenti per la rubrica! La sto seguendo dall'inizio e devo dire che mi sta prendendo, molto! Poi l'aggiunta delle foto è un'idea geniale, ragazzi! Sono perfette! Continuate così!!!

P.S.: Solo una cosa: non mi diventate splatter, vi prego! :-)

Riccardo Carli ha detto...

Ciao Roby! Grazie dei complimenti! Fa sempre piacere sentire apprezzato il proprio lavoro, è un bello stimolo a migliorarci ancora di più! Grazie all'aiuto di Francesco, possiamo corredare al meglio i post e sottolineare l'atmosfera noir che, ti garantisco, rimarrà tale anche nelle prossime uscite. :-) Le poche tracce di splatter che hai visto sono solo asservite alla trama, nulla di più! Si parte noir e si finisce noir! Garantito!
Grazie ancora e buona lettura!!

Francesco Grossetti ha detto...

Grazie Roby!
In qualità di fotografo del blog questi commenti fanno proprio piacere...
Ti confermo quello che dice il Diavolo...lo splatter non è contemplato!

Saluti
franz